Agente di commercio: cosa succede in caso di decesso?

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Decesso dell’agente di commercio
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Decesso dell’agente di commercioCosa succede se (ahimè) l’agente di commercio muore?

In caso di decesso dell’agente di commercio, il contratto di agenzia si interrompe automaticamente, attribuendo agli eredi il diritto alle indennità di fine rapporto.

La Casa Mandante deve comunicare quindi entro 30 giorni l’interruzione del rapporto all’Enasarco.

Naturalmente l’evento giuridicamente interessa unicamente l’agente organizzato in forma individuale e non in forma societaria, nemmeno nel caso in cui fosse il legale rappresentante o socio illimitatamente responsabile (come nel caso di una s.a.s.). In tal caso, infatti, la società sopravvive al decesso del proprio legale rappresentante, e potrà estinguersi solo per cause sue proprie (recesso dell’agente o del preponente).

Eventuali provvigioni dell’agente deceduto non ancora pagate andranno liquidate agli eredi, previa acquisizione della documentazione attestante la loro qualifica di eredi.

In presenza di eredi minori di età, il preponente non è autorizzato a liquidare le somme direttamente al genitore sopravvissuto ma la liquidazione dovrebbe essere fatta, per la quota che compete ai minori, previa acquisizione di autorizzazione all’incasso richiesta dal tutore al giudice tutelare.

Riguardo al F.I.R.R. (Fondo Indennità Risoluzione Rapporto) accantonato dalla Casa Mandante all’Enasarco, la richiesta da parte degli eredi potrà essere fatta solo in via cartacea compilando un apposito modulo (Mod. 70061 – Comunicazione decesso agente e richiesta di liquidazione F.I.R.R. agli eredi)

La domanda deve comprendere il nominativo di tutti gli eredi, e può essere presentata anche da uno solo di essi, purché munito di apposita delega da parte degli altri.

La domanda deve essere corredata da una serie di documenti indicati nel modulo, ricordando che, in caso di figli minori, dovrà essere ottenuta preventiva autorizzazione da parte del giudice tutelare alla riscossione della quota parte spettante al minore.

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