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Sei un imprenditore previdente e cerchi di scegliere i tuoi clienti.

Solitamente preferisci le grosse società di capitali (S.p.A. e s.r.l.).

Credi infatti che queste siano più solide e, quindi, ti causino meno problemi nei pagamenti.

Ti preoccupi, infatti, di non dover spendere il tuo tempo per recuperare i tuoi crediti.

Tuttavia, considera che, in caso tu debba recuperare un credito, se il debitore è una società di persone, ci possono essere dei vantaggi.

I vantaggi del recupero del credito nei confronti di una società di persone

Le società di persone sono, tecnicamente, di tre tipologie:

società in nome collettivo (s.n.c.), società in accomandita semplice (s.a.s.) e società semplice (s.s.).

Ti stai chiedendo quale è il vantaggio del recupero del credito nei confronti di una di queste società?

Il vantaggio è che per ottenere il pagamento si può agire direttamente anche nei confronti dei soci.

Quindi, se anche la società ha problemi di liquidità ed il suo patrimonio non è sufficiente, il tuo credito può comunque essere recuperato.

Puoi infatti richiedere il pagamento ai soci.

In questo modo, avrai due o più soggetti dai quali poter ottenere il pagamento.

In particolare, cosa accade se debitore è una s.n.c.?

Nelle società in nome collettivo, come nelle altre società di persone, il patrimonio della società ed il patrimonio dei soci sono “confusi”.

I soci sono, quindi, personalmente ed illimitatamente responsabili dei debiti della società.

E sono tenuti a rispondere di tali debiti con il proprio patrimonio personale.

Tale responsabilità è stata prevista a favore del creditore, che in questo modo può avere maggiori possibilità di soddisfare il proprio credito.

Il nostro legislatore, in ogni caso, prevede una forma di tutela anche a favore del socio debitore.

La posizione del socio di una snc verso i creditori

Il socio della snc debitrice è tutelato dall’obbligo, previsto in capo al creditore, di agire innanzitutto nei confronti della società.

Solo se il creditore non riesce ad avere soddisfazione attraverso il patrimonio della società, è autorizzato ad agire nei confronti del socio.

Anche se c’è questo vincolo di “escussione preventiva della società”, il creditore può avere benefici.

Infatti il socio, per salvare il proprio patrimonio, cercherà di provvedere al pagamento con i beni della società.

Se non dovesse riuscirvi, potrai aggredire il suo patrimonio.

E’ importante segnalare che, eventuali accordi per mezzo dei quali i soci cercano di limitare la propria responsabilità, non sono validi nei tuoi confronti.

E se il socio vende le proprie quote?

Puoi sempre agire nei suoi confronti.

Infatti, anche se vende le proprie quote, il socio continua a rimanere responsabile per tutti i debiti contratti dalla società quando anche lui ne faceva parte.

Se sei una società e hai bisogno di maggiori informazioni, contattaci.

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La fattura – che costituisce un documento contabile/fiscale – non è necessaria per poter recuperare il proprio credito.

fattura

Il credito, infatti, può essere dimostrato anche sulla base di altri documenti:

si pensi, ad esempio, ad un contratto o ad un ordine firmati, ad un scrittura privata o ad un accordo.

Tuttavia, quando c’è una fattura, ci si sente “più sicuri” di poter recuperare il proprio credito.

Ma … è proprio vero che la fattura è sufficiente?

In realtà, la risposta è negativa.

Infatti, la sola emissione della fattura non basta.

Non dimostra l’esistenza del rapporto o la consegna della merce, ad esempio.

Può essere contestata da chi la riceve perché è un “atto unilaterale” di chi la predispone e la invia.

Ciò nonostante, la legge le attribuisce un valore “speciale”.

La fattura come prova nel recupero crediti

La legge, infatti, prevede che il creditore munito di fattura (o meglio, di estratti autentici delle scritture contabili) possa utilizzarla come prova scritta per chiedere al Giudice la pronuncia di un’ingiunzione di pagamento.

In altre parole, se hai consegnato merci o svolto prestazioni di servizi a favore di qualcuno e non hai ricevuto il pagamento di quanto concordato, puoi rivolgerti al Giudice con un procedimento “speciale” e rapido: il ricorso per ingiunzione di pagamento.

La tua richiesta – fatta al Giudice tramite un avvocato – potrà essere fondata sulle fatture che hai emesso.

Se il debitore non contesta le fatture, il procedimento è rapido e efficace.

Diversamente, in caso sorgano contestazioni, le fatture da sole non saranno più sufficiente per dimostrare l’esistenza del tuo credito, che dovrà essere dimostrato con altri tipi di prove.

I documenti che provano il tuo credito

Per i motivi detti sopra, è un buon imprenditore chi si tutela già all’inizio del rapporto e/o nel corso dello stesso predisponendo i documenti adatti a provare il credito.

Ci si riferisce, ad esempio, all’imprenditore che fa firmare un contratto o un ordine.

Magari poi scambiato a mezzo pec, per lasciare traccia e conferire una data certa.

Utili sono anche i DDT firmati e timbrati dalla controparte al momento della consegna.

Oppure, ancora, uno scambio di comunicazioni con il debitore, dalle quali emerge che il rapporto si è svolto o che le somme richieste sono dovute.

A tal fine, può essere utile, e a volte necessario, rivolgersi ad un legale, che sappia valutare la tua situazione e darti un valido supporto per poter prevenire o affrontare il recupero dei tuoi crediti.