La indennità di maternità può essere pignorata?
Esaminiamo i vari aspetti della questione.
Il legislatore prevede, a tutela dei creditori, che questi, ottenuti i necessari provvedimenti del Giudice, possano pignorare beni e/o crediti del proprio debitore.
Una forma particolare di pignoramento è il pignoramento “presso terzi” per mezzo del quale si aggredisce lo stipendio del debitore.
Questa forma di esecuzione è definita appunto “presso terzi” perché viene eseguite per il tramite di un soggetto terzo, il datore di lavoro.
Il datore di lavoro dapprima fa una dichiarazione circa l’esistenza o meno del rapporto.
In un secondo momento attua il provvedimento del Giudice, effettuando le trattenute al dipendente ed il relativo pagamento al creditore.
La legge, tuttavia, prevede dei limiti applicabili a tale tipologia di pignoramento.
I limiti di pignorabilità della indennità di maternità
In particolare l’art. 545 cpc prevede che non possano essere pignorati:
- i crediti alimentari, tranne che per cause di alimenti,
- i crediti aventi ad oggetto sussidi di grazia o di sostentamento a persone comprese nell’elenco dei poveri, oppure sussidi dovuti per maternità, malattie o funerali da casse di assicurazione, da enti di assistenza o da istituti di beneficienza.
Da una rapida lettura di tale norma, sembra emergere quindi che le indennità di maternità non possano essere oggetto di pignoramento.
Tuttavia, si ritiene necessario introdurre alcune precisazioni in merito.
Le somme erogate in occasione della “maternità” si distinguono in:
- somme erogate dall’Inps (direttamente o per il tramite del datore di lavoro), che costituiscono una vera e propria indennità, in quanto tale non pignorabile ai sensi dell’art. 545 cpc;
- somme erogate dal datore di lavoro, che costituiscono una vera e propria retribuzione, in quanto tale pignorabile nel limite di 1/5 previsto dalla legge.
Bisogna comunque sempre tenere in considerazione che, anche quando sarebbe possibile assoggettare tali somme a pignoramento, al debitore dev’essere garantito il diritto a percepire una “somma minima vitale”, ritenuta indispensabile per consentirgli di vivere dignitosamente.
E’ necessario valutare ogni singolo caso
All’esito di questa analisi, emerge quindi come la pignorabilità o meno della indennità di maternità vada valutata caso per caso, dopo aver esaminato la documentazione e fatto i conteggi delle somme.