Danno da vacanza rovinata
Il danno da vacanza rovinata rappresenta il pregiudizio del turista che deriva dalla lesione del suo interesse a godere, in modo pieno, di un viaggio organizzato come occasione di piacere, svago e riposo, senza soffrire il disagio psicofisico che accompagna la mancata realizzazione in tutto o in parte del programma previsto.
Il risarcimento del danno può essere escluso in presenza di caso fortuito e/o forza maggiore, cioè di circostanze imprevedibili e/o inevitabili.
Il verificarsi di un uragano in un’isola caraibica è fatto tutt’altro che imprevedibile, ragione per cui il viaggio di nozze funestato da un simile evento non può essere risarcito quale danno da “vacanza rovinata”.
Questo è quanto statuito dalla Corte d’Appello di Milano in una sentenza di fine giugno 2015.
Due neo sposini acquistavano un “pacchetto turistico” costituito da un soggiorno di 4 giorni a New York e di successivi ulteriori 9 giorni alle Barbados.
A causa di un uragano, il volo per le Barbados veniva annullato.
I Giudici milanesi respingono la richiesta risarcitoria dei coniugi: il verificarsi di un uragano in un’isola caraibica, nella stagione per l’Europa estiva, ma per tali località “invernale”, rappresenta un evento non evitabile né prevenibile, così come la sua possibilità rientra nelle nozioni di comune “esperienza”, che fanno parte del bagaglio di conoscenze, nella realtà globalizzata e mediatizzata che caratterizza il vivere contemporaneo, appartenente al normale “cittadino” del mondo.
Tale rischio, pertanto, deve ritenersi esser stato accettato dai due turisti, con la conseguenza che il suo effettivo verificarsi non può essere posto a carico del venditore e dell’organizzatore del viaggio.
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