Intervento nell’esecuzione forzata

,
Tempo di lettura: 2 minuti

Sei un imprenditore e devi recuperare un credito? Puoi fare un intervento nell’esecuzione forzata.

interventoTi stai chiedendo: “di cosa si tratta?

E’ uno dei modi previsti dalla legge per consentirti di recuperare il tuo credito.

Invece che attivarti con un pignoramento, puoi partecipare alla procedura iniziata da un altro creditore.

In tal modo, avrai spese inferiori da anticipare, perché i costi della procedura sono anticipati da chi l’ha iniziata.

Puoi anche approfittare di tempi ridotti, perché eviti una fase della procedura, in quanto già realizzata da altri.

E alla fine della procedura potrai soddisfare il tuo credito.

Quali sono i presupposti per l’ intervento?

Il presupposto necessario è che sia pendente una procedura esecutiva.

In altre parole, dev’esserci un altro creditore che ha eseguito un pignoramento positivo nei confronti del tuo debitore.

Il pignoramento può essere di qualunque tipo: immobiliare o mobiliare.

E se mobiliare, può avere ad oggetto beni e/o crediti, presso il debitore e/o presso un terzo.

Se la procedura è attivata, puoi trarne beneficio.

E’ necessario avere un titolo esecutivo

Per poter approfittare della procedura esecutiva pendente, devi inoltre avere un titolo esecutivo.

Cosa significa?

Significa che il tuo credito deve essere “certificato” in un documento.

La legge prevede espressamente quali sono i documenti che costituiscono “titolo esecutivo”.

Fra questi, ci sono:

– le sentenze o altri provvedimenti del Giudice (ad esempio, un decreto ingiuntivo);

– le scritture private autenticate, le cambiali o altri titoli di credito;

– gli atti ricevuti dal Notaio o da un pubblico ufficiale.

Se hai uno di questi documenti, allora puoi intervenire nella procedura, senza perdere altro tempo.

E’ importante, infatti, essere tempestivi.

Gli altri casi in cui è ammesso l’ intervento

I creditori possono intervenire in un’esecuzione già avviata anche senza titolo esecutivo.

Ma solo nei casi previsti dalla legge.

Ad esempio, se al momento del pignoramento risultava dai pubblici registri un diritto di prelazione.

Per gli immobili, si pensi all’iscrizione di ipoteca da parte del creditore.

Per l’imprenditore, poi, è possibile intervenire anche quando il credito è una somma di denaro che risulta dalle scritture contabili.

Questa ipotesi è prevista per agevolare il creditore che, come te, è un imprenditore.

Come funziona l’ intervento?

A questo punto, non resta che intervenire.

Il tuo avvocato provvederà a depositare nell’ambito della procedura già pendente un “atto di intervento”.

Con questo atto si deve dichiarare al Giudice di essere creditori, spiegando la posizione e chiedendo di poter partecipare.

L’atto deve essere depositato entro un termine ben preciso:

l’udienza in cui viene disposta al vendita (o l’assegnazione) dei beni pignorati.

Anche se l’intervento viene fatto dopo tale udienza, tuttavia, non tutto è perduto.

Puoi infatti partecipare comunque alla distribuzione delle somme che sono state ricavate dalla vendita dei beni pignorati.

Il tuo credito verrà però soddisfatto che sono stati soddisfatti gli altri creditori che hanno partecipato alla procedura.

Una particolarità

Se sei imprenditore e sei intervenuto in forza degli estratti autentici, segnaliamo una particolarità che ti riguarda.

Dopo aver depositato l’atto di intervento, devi avvisare il debitore che stai facendo valere il tuo credito.

E’ quindi necessario notificare al debitore copia dell’atto e copia dell’estratto autentico.

Se sei un imprenditore e vuoi valutare l’ intervento in una procedura esecutiva, contattaci.