Periodo di prova
Il datore di lavoro, in occasione di un’assunzione a tempo indeterminato, può validamente sottoporre il lavoratore ad un periodo di prova, se già in precedenza lo aveva assunto con vari contratti a termine per le stesse mansioni?
La questione riguarda un lavoratore licenziato per mancato superamento della prova.
Il lavoratore ha ritenuto ingiusto il licenziamento e lo ha impugnato, sostenendo che il patto di prova apposto al proprio contratto a tempo indeterminato non fosse valido, perché aveva già svolto le stesse mansioni, con esito positivo, presso lo stesso datore di lavoro in forza di precedenti contratti a termine.
La Corte di Cassazione, a cui è stata sottoposta la questione, ha precisato che la ripetizione del periodo di prova in occasione di un successivo contratto di lavoro tra le stesse parti per le stesse mansioni è ammissibile solo se effettivamente risponde all’esigenza del datore di lavoro di verificare le capacità professionali del lavoratore, che possono modificarsi nel tempo.
Tuttavia, nel caso concreto, il Giudice ha escluso che fosse necessario un nuovo periodo di prova, ritenendo che il datore di lavoro aveva già avuto modo di verificare le capacità del lavoratore nei precedenti e numerosi contratti a termine ed ha quindi dichiarato l’illegittimità del patto di prova e del licenziamento, dando ragione al lavoratore (Cass. civ. Sez. lavoro, Sent., 09-03-2016, n. 4635).
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