Sfratto per morosità: cos’è e come funziona

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Lo sfratto è una procedura che consente al proprietario di riprendere possesso del proprio immobile.

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Ma vediamo di preciso cos’è e, sopratutto, come funziona.

Devono infatti essere rispettati dei requisiti e una procedura speciale.

Cos’è lo sfratto per morosità

Hai un immobile di proprietà (appartamento, negozio o box) che non usi?

E hai pensato che potevi guadagnarci qualcosa.

Così hai cercato qualcuno che fosse interessato ad affittarlo, magari anche tramite un’agenzia.

Ma ora che l’inquilino non paga più il canone, vuoi trovare il modo di riprenderti l’immobile.

Per fortuna, la legge ti dà la possibilità di farlo.

Con la procedura di sfratto per morosità.

E’ una procedura semplificata rispetto ad un normale giudizio.

Basta convocare l’inquilino davanti al Giudice e chiedere al Giudice di convalidare lo sfratto.

Quali sono i requisiti

Per poter avviare la procedura di sfratto per morosità sono necessari alcuni requisiti.

Innanzitutto, è necessario che ci sia un contratto scritto e regolarmente registrato.

Altro requisito è che l’inquilino abbia smesso di pagare il canone pattuito nel contratto.

Il persistere della morosità dovrà essere confermato anche davanti al Giudice.

Come funziona la procedura di sfratto

La procedura deve essere attivata rivolgendosi ad un avvocato.

E’ infatti necessario predisporre un atto giudiziario che va comunicato all’inquilino.

Tale atto contiene la convocazione davanti al Tribunale del luogo dove si trova l’immobile.

All’udienza, se l’inquilino non solleva contestazioni o non paga le somme dovute, il Giudice:

  • convalida lo sfratto, emette cioè un ordine di liberazione dell’immobile;
  • ordina il pagamento delle somme.

Entrambe i provvedimenti vanno comunicati all’inquilino.

Il termine di grazia

All’udienza l’inquilino può comparire e chiedere al Giudice la concessione di un termine di grazia.

Si tratta di un termine non superiore a novanta giorni che il Giudice può concedere se l’inquilino dimostra di trovarsi in condizioni di difficoltà economica.

Entro il termine concesso dal Giudice, l’inquilino deve provvedere al pagamento dei canoni arretrati.

Se non vi provvede, all’udienza successiva il Giudice emetterà il provvedimento di rilascio dell’immobile.

Il pagamento dei canoni

L’ordine di pagamento dei canoni deve essere comunicato all’inquilino.

Se questo non provvede al pagamento, il proprietario – creditore può attivarsi per recuperare il proprio credito con un pignoramento.

L’esecuzione dello sfratto

Se l’inquilino non rilascia l’immobile entro il termine dato dal Giudice, il proprietario, sempre tramite il proprio avvocato, si dovrà attivare per far eseguire l’ordine del Giudice.

Verrà quindi intimato all’inquilino, tramite un pubblico ufficiale, di rilasciare i locali.

Se ancora l’inquilino non vi provvede, il pubblico ufficiale potrà liberare l’immobile con la forza.

Finalmente il proprietario potrà riprendere possesso del proprio immobile.

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