Sottrazione internazionale di minore e responsabilità genitoriale
Vi racconto la storia di una sottrazione internazionale di minore: è la storia di Andrea e Brigit, simile purtroppo a quella di tanti altri genitori …
Lui è italiano, lei tedesca ed insieme creano una famiglia in Italia.
Quando i loro figlioletti hanno appena 2 e 3 anni, la coppia entra in crisi e si rivolge al Tribunale italiano per le decisioni sulle modalità di affidamento dei bambini.
Brigit però, all’improvviso e nonostante gli accordi già presi in prima udienza con il marito, prende i bambini e li porta con sé in Germania.
Brigit non intende tornare in Italia. Andrea, quindi, non può più vedere i bambini: cosa può fare?
In caso di sottrazione internazionale di minore, la Convenzione dell’Aja del 1980 prevede una procedura agevolata.
E’ infatti previsto che venga coinvolta un’apposita Autorità Centrale presso il Ministero di Giustizia, che si attiva con le corrispondenti Autorità del paese ove i bambini sono stati trasferiti (in questo caso la Germania) per ottenerne il ritorno.
Nel frattempo però il Tribunale italiano, già coinvolto dalla coppia, revoca l’affidamento condiviso, sospende la madre dalla responsabilità genitoriale ed affida i bambini al padre, ritenendo che Brigit, sottraendo i figli al loro papà, abbia manifestato evidenti inadeguatezze genitoriali.
La storia vuole dare una speranza ai padri separati perché il tempo ed il ruolo sempre maggiore riconosciuto al padre anche dal diritto di famiglia, sta sfatando i vecchi miti: non è infatti più vero che i bambini li affidano sempre alle mamme!
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!