Straining
Una lavoratrice, medico neurologa, dipendente di un’azienda ospedaliera, lamenta che il primario del proprio reparto avrebbe tenuto nei suoi confronti dei comportamenti ostili e svilenti, tali da costituire mobbing (si tratta di due episodi: atteggiamento aggressivo del primario culminato nello stracciare una relazione di consulenza effettuata dalla dottoressa senza il proprio consenso e mancata consegna da parte del primario della scheda di valutazione della dottoressa). La dottoressa ha, quindi, avviato un giudizio per ottenere il risarcimento del danno subito per mobbing. Cosa hanno deciso i giudici?
I giudici hanno, anzitutto, accertato i due episodi lamentati dalla lavoratrice:
– il primo riguardava una consulenza effettuata dalla dottoressa in reparto senza il consenso del primario, a cui quest’ultimo aveva reagito con un atteggiamento aggressivo culminato con il gesto di stracciare la relazione di consulenza della dottoressa che avrebbe dovuto essere allegata alla cartella clinica del paziente;
– il secondo riguardava la mancata consegna da parte dello stesso primario della scheda di valutazione della dottoressa.
Per tali fatti il primario era stato condannato in sede penale per l’atteggiamento ingiurioso tenuto verso la collega.
Accertato ciò, i giudici hanno escluso che la situazione che si era creata costituisse mobbing, ma hanno, invece, ravvisato gli estremi della diversa figura dello straining.
Cos’è quindi lo straining? È una situazione lavorativa conflittuale di stress forzato, in cui il lavoratore subisce azioni ostili (isolamento, cambiamenti di mansioni, attacchi contro la reputazione della persona, violenza o minaccia di violenza) limitate nel numero e/o distanziate nel tempo, tali da provocare in capo al lavoratore una modificazione in negativo, costante e permanente, della condizione lavorativa, per cui il lavoratore percepisce di essere in continua posizione di inferiorità rispetto ai suoi aggressori.
Lo straining è una forma attenuata di mobbing, in cui manca il carattere della continuità e ripetitività delle azioni vessatorie, che invece caratterizza il mobbing.
Se il comportamento vessatorio si realizza con un’unica ed isolata azione o comunque in più azioni ma prive di continuità non si è, quindi, in presenza del mobbing ma dello straining, che è pur sempre un comportamento che può produrre una situazione stressante, con conseguenze negative sulla salute.
Nel caso che stiamo esaminando, i giudici hanno verificato tramite perizia (CTU) medica che in effetti la dottoressa aveva riportato un danno biologico del 10% in relazione ad un disturbo dell’adattamento con ansia e umore depresso poi cronicizzato, ed hanno, quindi, riconosciuto il suo diritto al risarcimento del danno quantificato in € 30.300,00.
La questione è stata affrontata in una recentissima sentenza della Corte di Cassazione (Cassazione Civ., sez. Lavoro, n. 3291 del 19.02.2016).
Very interesting details you have mentioned, regards for putting up.Blog money
12 Companies That Are Leading The Way In Porn Star pornstar
8 Tips To Up Your Car Locksmith Game locksmith for Car key near me
The 10 Scariest Things About Free Slots Free Slots
20 Resources That’ll Make You Better At Saab Replacement Keys saab key Programming
Responsible For A Glass Patio Door Repair Budget? 12 Ways
To Spend Your Money Sliding glass patio door repair
Five Killer Quora Answers On Free Casino Slots Free Casino Slots
What’s Next In Crawley Window Repair business window replacement near me
Ten Startups That Will Revolutionize The Patio Door Repair Near Me Industry For The Better sliding patio door repair
The Underrated Companies To In The Timber Sash Windows Cambridge Industry double glazing repairs near me, Kermit,
How To Organically Bring Customers 백링크
Setting A Stop Limit With Poker 프라그마틱 불법
Finding Least Expensive Phone Card For Your Youngster Headed To School 비상금 대출
Article Marketing – Excessive Anchor Text And Domains In Article Body 검색엔진최적화
This Is The Intermediate Guide To Slot Payouts Fair Slots